giovedì 26 aprile 2012

Albanesi e francesi

Io e Ahmed che in quanto a tirar giu' grappe non e' secondo a nessuno.

Ok, tanto tempo, tante cose, poca voglia di scrivere papiri. Quindi veniamo al sodo.
Arrivo, dopo estenuanti fatiche e autostrade schivate a Tirana. In ostello vedo una bici come la mia. Oh, fico. Entro in camera e vedo borse da bici come le mie. Oh, fichissimo! Inizio a farmi 200 viaggi mentali sul fatto che magari codesto viaggiatore sta andando verso est, come me, e magari e' simpaticissimo e faremo un sacco di strada insieme, diventeremo amiconi e berremo un sacco di birre insieme ecc ecc...
Chiedo quindi al proprietario dell'ostello da dove viene il mio compagno di stanza. Francia, mi risponde.

Ah.

Francia quella piena di francesi o Franciacorta quella piena di bresciani?

Francia, francia, baguette, torre eiffel, ascelle pelose, formaggi, gente che non si lava, assenza di bidet. Quella.

Ah.

Sono partito per questo viaggio pieno di stupidaggini nella testa, pieno di pregiudizi. I montenegrini sono zingari, gli albanesi sono violenti e pericolosi e i francesi sono teste di bigolo. Non c'e' cosa piu' bella che smontare i propri pregiudizi con i fatti. I montenegrini sono spettacolari, ospitali, pieni di storie da raccontare, gentili e disponibili. Gli albanesi invece sono qualcosa di impressionante: il popolo piu' amichevole della storia. Basta un sorriso e scatta il caffe' offerto in cambio di lunghe chiaccherate su Inter, l'Italia, l'Albania, sul fatto che siamo due popoli legati come fratelli. E' impossibile pagare qualcosa, se scambi due chiacchere. Offrono tutto a chi vuole ascoltarli e raccontare la propria storia. C'e' molta piu' poverta' che negli altri paesi che ho attraversato, le strade praticamente non esistono, ci sono asini sull'autostrada, le citta' sono molto poco belline. Pero' la natura e le persone compensano il tutto. Basta un sorriso, basta guardarli negli occhi e salutare con la mano.
Arrivare qui in Macedonia e' stata dura, da Elbasan pioggia, catena rotta, salite spaccagambe. Ma proprio quando piove hai la fila di persone che ti offrono una tettoia, quando ti si rompe la catena un ragazzo che vende grano e galline sul ciglio della statale si sporca le mani e si infradicia per aiutarti (e le galline guardano curiose). E poi nel mezzo del nulla trovi Ahmed, che vive nel container nella foresta e per vivere vende lattine di coca cola agli automobilisti. Una specie di Autogrill balcanico, con solo la coca cola. E ti ferma, ti offre una tettoia, una lattina (di coca cola, ovviamente), ti racconta della guerra e dei figli che ha visto partire e vuole sentire le tue storie. E tu hai fatto solo 20 km, piove, ne hai davanti ancora 74, hai rotto la catena e ci hai messo 2 ore per ripararla, ma chissenefrega. Sto qui sotto la tettoia, mi faccio un panino, mangiamo due biscotti insieme e ce la raccontiamo. Questo e' quello che e' diventato il mio viaggio. E poi si stringono i denti, si va avanti e si raggiunge Ocrida, splendida. La mia benzina sono le persone, i paesaggi, le mani che salutano un imbecille che sotto l'acqua va in bici nei balcani.

Vado a visitare questa citta', stasera offro la birra a Pietro, un ragazzo che ieri qui a Ocrida mi ha visto girare senza meta in cerca dell'ostello e ha mobilitato mezzo paese per trovarlo. Ma e' difficile spiegare questi incontri. Difficile difficile.

In compenso e' facile dedurre quanto ero svalvolato e spompato alla fine della salita per arrivare al confine macedone, dopo 74 km di saliscendi e 10 di salisalisali. Basta vedere il video.




E domani, Bitola! Altre montagne!

p.s.: volete sapere del francese vero? beh, fa la mia stessa strada, identica. vuole arrivare in giappone. Fa proprio tutta la mia stessa strada, identica. Pero' alla mia proposta di fare qualche chilometro insieme mi ha risposto che gli piace stare da solo. Ha preso il suo ipad e ci ha cazzeggiato tutta la sera. Non ha parlato con nessuno dell'ostello. E quando gli ho chiesto cosa ne pensa dell'ospitalita' albanese mi ha detto che non ha conosciuto albanesi, in Albania. E al giorno fa 150 km.

Beh, se avete pregiudizi sui francesi, potrebbero essere pregiudizi fondati.